Hai comprato casa negli anni d’oro, hai eseguito lavori di ristrutturazione e oggi vorresti venderla recuperando almeno il prezzo di acquisto e i lavori effettuati; inoltre non hai ancora estinto il mutuo e il totale residuo da pagare è addirittura più alto del prezzo di mercato attuale?
Tutti vorrebbero vendere la propria casa al prezzo più alto possibile e proprio per questo motivo capita spesso che il prezzo di vendita di una casa venga sovrastimato rispetto al reale valore di mercato.
Ma siamo sicuri che questa sia una strategia vincente? Molti proprietari ritengono che “non avere fretta di vendere” aiuti a raggiungere l’offerta più alta o a trovare un maggior numero di potenziali acquirenti per il proprio immobile. In questo modo però l’unico effetto che si otterrà sarà quello di lasciare l’immobile “immobile” sul mercato per mesi e mesi (se non addirittura anni!).
In realtà il tempo potrà solo far diminuire il valore di una casa.
Invece, con alcuni giusti accorgimenti, è possibile ricavare il massimo valore, a volte superiore ai livelli di mercato, da una casa in vendita.
Il problema riguarda soprattutto chi ha acquistato tra il 2006 e il 2008. In quegli anni i prezzi delle case raggiunsero livelli mai visti prima, la crescita del mattone procedeva ad un ritmo elevato e fare acquisti immobiliari veniva percepito come un vantaggio a lungo termine.
Una corretta valutazione, eseguita da un professionista esperto del mercato e degli immobili, può aiutare a definire il miglior prezzo di vendita, in base alla valutazione di numerosi parametri. Talvolta però alcuni proprietari decidono di provare a vendere casa ad un prezzo nettamente superiore. Nella maggior parte dei casi questo accade perchè hanno il timore di perdere soldi (ricevendo offerte a cifre più basse rispetto al prezzo richiesto) e desidererebbero anche guadagnarne. In altri casi i proprietari attribuiscono un valore molto alto perché sono certi che la loro casa sia la più bella della zona, per l’esposizione solare, per i lavori di ristrutturazione…
Si sceglie quindi di pubblicare l’annuncio di vendita a un prezzo volutamente molto superiore a quello di mercato, ignorando il pericolo che la casa resti invenduta per un lungo periodo, perdendo di valore nel tempo. Più un immobile resta invenduto sul mercato e più il suo valore scenderà.
All’inizio arriveranno lo stesso alcune visite, per la maggior parte saranno “turisti immobiliari”, ossia curiosi e persone che non hanno una vera idea di ciò che stanno cercando ma vogliono vedere la casa per farsi un’idea. Tra queste potrebbero nascondersi anche persone realmente interessate all’immobile, ma proporrebbero una cifra più bassa di quella richiesta e, come spesso accade, intimoriti dall’idea di offendere il proprietario e ricevere un secco “NO, piuttosto di svenderla la lascio vuota” alla fine rinunciano e non provano nemmeno a fare l’offerta. Preferiscono concentrarsi su case simili a prezzi più realistici, per evitare di ritrovarsi invischiati in lunghe e snervanti trattative con venditori convinti che la propria casa possa valere 50.000 € o 100.000 € in più rispetto al valore di mercato. Il mercato immobiliare è in continua evoluzione: oggi basta aprire internet per trovare qualsiasi informazione in pochi secondi e fare un confronto tra immobili in vendita con caratteristiche simili in una determinata zona è ormai semplicissimo e alla portata di tutti.
Con il passare dei mesi le visite e le richieste di informazioni inizieranno a scarseggiare, fino quasi a estinguersi del tutto. Questa sarà la prova dell’errata strategia di vendita e il primo rimedio sarà una piccola riduzione del prezzo che purtroppo non porterà alcun cambiamento. A questa seguirà un’altra riduzione e un’altra ancora fino a quando non si raggiungerà il vero prezzo di mercato. A questo punto arriveranno persone che vorranno fare l’affare dal momento che il prezzo è sceso notevolmente rispetto alla cifra richiesta inizialmente e “dato che non riesce a vendere sarà disposto ad accettare qualsiasi offerta”, oltre ovviamente a nuovi potenziali acquirenti e curiosi.
Molti si chiederanno come mai la casa sia rimasta invenduta per così tanto tempo, sospetteranno che ci sia qualcosa sotto e che, se nessuno l’ha voluta, non valga il prezzo richiesto. Punteranno quindi a proporre offerte più basse e prima o poi il venditore, se vorrà vendere, dovrà accettare.
Alla fine quindi si ritroverà a vendere ad una cifra anche più bassa rispetto alla stima eseguita dell’agente immobiliare tempo prima.
Per questo motivo è meglio affidarsi alla valutazione di un professionista del settore, il quale con la dovuta obiettività potrà attribuire un valore reale alla casa, che tenga conto di tutte le migliorie apportate e dei punti di forza dell’immobile. Solo così, con un lavoro ben strutturato e con una strategia di vendita vincente è possibile mettere in risalto le caratteristiche migliori dell’immobile, al fine di raccogliere la proposta più alta possibile nel minor tempo.